Giri in bici con Federico

Giro in bicicletta di un centinio di Km, abbiamo fatto tutta la costa da Ballaria a Fano, poi siamo tornati in treno a Rimini e da lì ancora in bicicletta fino a Bellaria. È stato il primo giro un cui abbiamo superato i 100 km, capostipite di tutte le imprese successive.

Bel giro nella zona del Montefeltro con la scalata del Cippo Carpegna, salita veramente tosta, basta guardare l' altimetria. Lungo il percorso c' erano numerosi omaggi al grande Pantani che percorse numerose volte questa salita. Al ritorno uno sbaglio di strada ci ha fatto faticare non poco.

Questa salita l' abbiamo fatta tante volte, anche gli anni successivi. Una volta ci abbiamo portato pure il Valca, è stata la volta che mi si è rotta la catena, per fortuna si è rotta in cima alla salita per cui siamo riusciti a tornare alla macchina sfruttando la discesa.

Il Selvino lo abbiamo fatto innumerevoli volte, in questa data lo abbiamo fatto la prima volta assieme.

Anche il San Marco è un classico che abbiamo rifatto parecchie volte, questa è la data in cui lo abbiamo fatto la prima volta assieme, siamo partiti da Olmo al Brembo, la salita è molto lunga e impegnativa ma non vi sono stati problemi particolari. Mitica è stata la volta in cui abbiamo inserito il Sam Marco in un giro di 170 che passava da San Pellegrino, Val Taleggio, lago di Lecco, Valtellina, San Marco da Morbegno e di nuovo San Pellegrino.

Attraversata della puglia da costa a costa, andata e ritorno.

Tutta la costa da Frassanito a Santa Maria di Leuca, andata e ritorno, arrivati alla punta si ha proprio l' impressione di essere arrivati alla fine e di vedere due mari che si uniscono.

Andata e ritorno da Ostriconi alle Gole della Restonica

Paesaggi stupendi, sull' Asco abbiamo trovato la neve a fine luglio. All' andata siamo stati inseguiti da una mucca, al ritorno si è messo a piovere ma è durato poco.

Questo è stato il secondo giro del dito che abbiamo fatto io e Federico, la volta precedente lo avevamo fatto in senso antiorario partendo da Bastia, questa volta in senso orario partendo da Patrimonio. La strada è un continuo saliscendi e i paesaggi sono incantevoli. Questa volta oltre al giro del dito abbiamo fatto pure il giro dell' unghia.






Ho messo le due altimetrie perche il giro lo abbiamo fatto due volte in entrambi i sensi, inoltre questo colle lo abbiamo fatto tante altre volte.



Anche di questo c' è l' altimetria doppia perchè lo abbiamo fatto nei due sensi.

Questa salita l' abbiamo fatta più volte inserendola in percorsi diversi che passavano da Speloncato.


L' abbiamo fatto anche dal versante opposto da Mausoleo, ma manca l' altimetria.

Bel giro, l' abbiamo rifatto altre volte, qual giorno abbiamo forato tre volte





Non ho messo l' altimetria di Culmine San Pietro perche è più avanti in questa pagina.

Andata e ritorno da Crema a Gandosso, eravamo in un gruppetto di ciclisti tra cui Bobo e Obe.

Fino a Bergamo lo abbiamo fatto assieme al gruppo che parte da Santa Maria, con noi c' erano anche Obe e Bobo

Giro ultra-mitico!!! 170 Km con in mezzo il San Marco! Tra saliscendi vari il dislivello totale è stato di 2600 m
Il giro è impegnativo ma merita di essere fatto, siamo partiti da San Pellegrino e dopo aver fatto la bellissima Val Taleggio e passato Culmine San Pietro siamo scesi al lago di Lecco. È una discesa lunghissima che ti da modo di riposare, e poi c' è il rilassante tratto lungo il lago, il tratto in Valtellina è lungo una statale però passa alla svelta. La scalata del San Marco è una bella esperienza specie nella parte finale dove lo spettacolo ti ripaga della fatica. A quel punto arrivi a San Pellegrino quasi sempre in discesa.



In realta il giro dovrebbe essere un poco piu corto, poco oltre i 150 km credo, pero lo abbiamo allungato per via di alcuni errori di percorso che ci hanno fatto tornare sui nostri passi. Anzi avremmo voluto iniziare il giro da San Giovanni Bianco, ma ci siamo fermati a San Pellegrino perchè la macchina cominciava a fumare (aveva finito l' acqua nel radiatore. La sera al ritorno abbiamo risolto il problema.

Bel giro in mezzo alla pianura padana, niente salite, strade lunghe e diritte. Siamo partiti da casa alle 5.45 che era ancora scuro, abbiamo fatto poche soste e al netto delle fermate abbiamo tenuto la fantastica media di 30.8 Km/h per ben 165 km.



Dovevo andate a Legnago (a essere precisi Villa Bartolomea) per motivi di lavoro e fermarmi qualche giorno così ho pensato di andarci in bicicletta assieme a Federico. Lui è tornato in treno il primo giorno io ho rifatto il ritorno in biclicletta qualche giorno dopo ad una media decisamente inferiore.

Questo è un' impresa di Federico che si è fatto da solo da Crema a Genova, poi ha preso il traghetto e mi ha raggiunto in Corsica, li abbiamo fatto insieme il pezzo da Bastia a Ostriconi.
Dopo essersi fatto altri 1000 km in Corsica se ne è tornato a casa allo stesso modo.

    

Una delle tante scalate del penice (questa volta non abbiano fatto la vetta) con giro panoramico del Brallo e della Val trebbia. Merita il viaggio.

Un altro classico giro in bicicletta dell' oltrepò, lo abbiamo fatto diverse volte, a seconda della stagione e della preparazione diventa più o meno impegnativo. È un continuo saliscendi, il dislivello totale dovrebbe aggirarsi sui 2000 m.

Questa salita l' abbiamo inserita in alcuni giri dell' oltrepò, sia venendo da Santa Maria della Versa sia da Pianello.

La scalata del Gavia è un' impresa che Federico si è fatto da solo. La partenza è stata da Edolo, dove era arrivato in treno.

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